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Osteoporosi                      

L'osteoporosi è una seria patologia causata un progressivo processo di demineralizzazione

 della struttura scheletrica con conseguente ridotta densità della massa ossea ed aumento del rischio di fratture.

cause 

Le principali cause dell'osteoporosi sono le perdite di calcio e di sali minerali. Il tessuto osseo è una struttura soggetta a processi continui di distruzione-formazione. In situazioni normali, in un soggetto giovane, tali processi portano a un accumulo di materiale osseo, nell'adulto, fino verso i 40-45 anni di età, il bilancio dei processi distruttivi e ricostruttivi è sostanzialmente in pareggio; dopo i 45 anni circa, l'attività distruttiva prevale su quella ricostruttiva e ciò dà inizio demineralizzazione ossea. L'osteoporosi primaria di tipo post-menopausale si verifica generalmente nel periodo compreso tra i 51 e i 75 anni di età. Colpisce solitamente i soggetti di sesso femminile. Il principale fattore dell'osteoporosi primaria post-menopausale è il calo della produzione di estrogeni, tale calo favorisce una prevalenza del processo di distruzione su quello di ricostruzione. In caso di menopausa precoce, naturale o chirurgica, si anticipano i tempi di inizio di perdita dei minerali ossei. Inoltre si deve tenere presente che con gli anni si assiste a una progressiva riduzione della vitamina D che, sotto forma di calcitriolo, è deputata sia a incrementare le funzioni di ricostruzione. 

sintomi                                 

L'osteoporosi viene spesso definita in modo pittoresco: il killer silenzioso, il tarlo silenzioso, il nemico silenzioso ecc. Perché queste definizioni, sì pittoresche, ma che poco hanno di tecnico? La motivazione sta soprattutto nel fatto che l'osteoporosi è una malattia che, pur essendo molto seria, a differenza di molte altre, rimane spesso asintomatica, perlomeno per lunghi periodi di tempo, addirittura alcune persone trascorrono tutta l'esistenza senza accusare alcun sintomo particolare pur essendone colpiti. Ovviamente non sempre è così; quando la densità ossea è diminuita in modo marcato si possono avvertire forti e persistenti dolori ossei e andare incontro a deformità di vario tipo. Le parti più coinvolte dal processo osteoporotico possono inoltre andare incontro a fratture, sia spontanee sia causate da traumi anche lievi.

Diagnosi

Il sospetto di osteoporosi può porsi, nel caso di categorie a rischio, a seguito di una frattura e la patologia può essere individuata attraverso la combinazione dell'esame clinico, degli esami diagnostici e della sintomatologia avvertita dal paziente.

L'eventuale presenza di osteoporosi, può essere indagata tramite esami che misurano la densità ossea; la tecnica generalmente più utilizzata è denominata MOC metodo DEXA, un tipo di analisi utile in fase preventiva. Se l'esame DEXA rileva un quadro densitometrico ridotto rispetto ai valori considerati normali, si potranno richiedere esami ematici (emocromo, protidemia frazionata, calcemia, fosforemia, marker del turnover osseo ecc.) e urinari che aiutino a monitorare i processi di formazione e di riassorbimento osseo al fine di individuare le cause ed identificare le cure più appropriate.